Quando si vuole chiedere un finanziamento è importante capire la differenza tra Cessione del Quinto e prestito personale, non solo per comprendere quale conviene di più alla nostra situazione, ma anche per sapere se siamo o meno idonei a richiedere l’uno o l’altro.
Entrambe le soluzioni consentono di ottenere in breve tempo una somma di denaro per far fronte alle nostre necessità, esistono però delle differenze notevoli, sia dal punto di vista dei soggetti finanziabili sia da quello delle somme erogabili.
Differenza tra Cessione del Quinto e prestito personale: i soggetti
La prima differenza tra Cessione del Quinto e prestito personale riguarda i soggetti a cui si rivolge. Mentre il Prestito Personale può essere richiesto da qualunque soggetto, anche da lavoro autonomo, la Cessione del Quinto è riservata ai soli lavoratori dipendenti a tempo indeterminato di Aziende, Pubbliche o Private, Dipendenti delle Forze Armate e ai Pensionati.
Inoltre, mentre il Prestito Personale non può essere concesso ai protestati, la Cessione del Quinto può essere ottenuta anche dai cosiddetti “cattivi pagatori”: la garanzia del rimborso è, infatti, determinata dalla stabilità del posto di lavoro e da una polizza assicurativa obbligatoria.
Anche i soggetti anziani, che difficilmente possono ottenere un Prestito Personale, il cui limite di età è di 70 anni, possono invece richiedere una Cessione del Quinto fino ai 79 anni.
Differenza tra Cessione del Quinto e prestito personale: la liquidità
Con la Cessione del Quinto è possibile ottenere importi maggiori rispetto al Prestito Personale, che di solito non supera i 30.000 euro, e presenta tassi di interesse inferiori dato che busta paga/cedolino della pensione e polizza assicurativa contribuiscono a ridurre il rischio di insoluto.
Differenza tra Cessione del Quinto e prestito personale: rimborso
Altra differenza tra Cessione del Quinto e prestito personale è la durata di rimborso, che nel primo caso può essere compresa tra i 24 e i 120 mesi, mentre nel secondo non si va solitamente oltre gli 84 mesi.
Per quanto riguarda l’importo del rimborso, la Cessione pone un limite all’ammontare della rata che non può superare 1/5 dello stipendio o della pensione. Le rate sono, quindi, proporzionali al reddito e non variano mai. Inoltre, tale importo viene prelevato ogni mese direttamente dalla busta paga/cedolino della pensione, rendendo il pagamento più semplice, evitando il rischio di effettuare ritardi e pericolosa segnalazione in Banca Dati.
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